PARTNERSHIP AL PROGETTO
Ho contattato il signor Marini
poiché risulta avere un profilo molto interessante infatti non solo lavora
nella mediospis, facente parte del gruppo Cascina, ma ha anche esperienza
pregressa in ambito carcarario. La Cascina è una coperativa di risonanza
nazionale che opera in svariati ambiti, dalle costruzioni alla gestione del
personale sanitario in ospedali e carceri. Pertanto risulta essere un ottimo
parterner ship per il mio progetto.
1) Salve
signor Marini, lei ha lavorato nel carcere di Roma, che come sappiamo da
l’opportunità ai detenuti di lavorare sia dall’interno che all’esterno. secondo
la sua personale esperienza quanto influisce nella riabilitazione del carcerato
la possibilità di lavorare?
-
Si, esattamente, Rebibbia dà la possibilità ai
carcerati di lavorare, c’è anche una torrefazione interna che si occupa di
produrre e servire caffè, chiamata Caffè Galeotto. Nei mei anni di esperienza
mi sono accorto di come chi svolgesse un’attività sia lavorativa che
laboratoriale avesse una concezione della carcerazione più proattiva degli
altri. Infatti, i dati ci dimostrano di come chi impara un mestiere in carcere
ha una probabilità di recidiva molto più bassa di chi non può o si rifiuta di
impararlo. A differenza di quello che molti credono il carcere dovrebbe essere
riabilitativo e non punitivo. Ridurre la recidiva è parte fondamentale della
reintroduzione in società. Inoltre, la possibilità di lavorare durante la
detenzione può influire positivamente sulla riabilitazione dei detenuti.
L'occupazione in carcere fornisce opportunità di sviluppare nuove competenze,
ridurre lo stress e la noia, aumentare l'autostima e preparare i detenuti per
il reinserimento nella società. Programmi di lavoro ben strutturati offrono una
prospettiva di vita più stabile e produttiva dopo la liberazione. Tuttavia,
l'efficacia dipende da vari fattori, inclusi il tipo di lavoro, la formazione
disponibile e l'approccio olistico alla riabilitazione.
2) In
base alla sua risposta possiamo dedurre che uno dei metodi più efficaci della
riabilitazione del detenuto è quella di insegnargli un mestiere. Quali sono le
attività lavorative che riescono a coinvolgere nel miglior modo possibile i
detenuti?
-
Le attività lavorative che coinvolgono al meglio
i detenuti sono quelle che offrono opportunità di apprendimento e sviluppo di
competenze, promuovono la creatività e hanno un impatto positivo
sull'autostima. Tra queste attività si includono la formazione professionale,
il lavoro agricolo, la produzione di oggetti artigianali, programmi di
rieducazione attraverso il lavoro, l'educazione e il tutoraggio, e programmi di
riabilitazione sociale. In generale possiamo riassumerle in attività di lavori
manuali, creativi e di gruppo. Tuttavia, è essenziale che queste attività siano
parte di un approccio complessivo alla riabilitazione che includa supporto
psicologico e opportunità di lavoro post-liberazione.
3) Prendendo
spunto anche dallo stesso carcere di Rebibbia che ospita un ottimo laboratorio
teatrale ho pensato di inserire il teatro all’interno del mio progetto. Crede
che questo genere di attività possano aiutare i detenuti nella loro
riabilitazione anche post detenzione?
-
Introdurre il teatro come parte di un programma
di riabilitazione in carcere può apportare benefici significativi. Il teatro
offre uno spazio espressivo e creativo, sviluppa abilità comunicative e di
squadra, aumenta l'autostima e la fiducia, favorisce il cambiamento di
prospettiva e offre competenze artistiche che possono essere utilizzate anche
nel mondo del lavoro. Forse saprai che un attore di suburra, la serie
televisiva, di nome Dionisi è stato un detenuto di Rebibbia. Inoltre,
partecipare a un gruppo teatrale crea un senso di comunità, contribuendo
positivamente alla riabilitazione e al reinserimento dei detenuti nella
società.
4) Per
quanto riguarda invece i detenuti con famiglia, come si comportano all’interno
del carcere e soprattutto il periodo di detenzione del genitore come può
incidere sulla famiglia e eventuali figli?
-
La detenzione di un genitore può avere effetti
significativi sulla famiglia, in particolare sui figli. Questi impatti possono
includere la separazione emotiva, difficoltà finanziarie, stigma sociale, sfide
nella comunicazione e nell'educazione dei figli, problemi di salute mentale nei
bambini. Tuttavia, famiglie con un genitore detenuto possono adattarsi e
superare le difficoltà con il supporto di programmi di aiuto, consulenza
familiare e risorse comunitarie. Mantenere legami familiari solidi può influire
positivamente sulla condotta in carcere del detenuto e facilitare il processo
di riabilitazione.
5) Il
mio progetto di reinserimento nella società attraverso il lavoro incide su una
categoria particolare non solo ex detenuti ma coloro di questi aventi una
famiglia. Valuta che il progetto abbia un utilità all’interno della società o
che la famiglia è un nucleo abbastanza solido da potersi risollevare da sola?
-
Il progetto di reinserimento nella società
attraverso il lavoro, focalizzato su ex detenuti con famiglia, può essere molto
utile. Offrendo opportunità di lavoro e sostegno finanziario alle famiglie,
contribuisce al rafforzamento delle relazioni, alla stabilità economica e alla
riduzione del rischio di recidiva. Inoltre, il progetto ha un impatto positivo
sulla comunità, promuovendo una società più inclusiva e solidale. Tuttavia, è
essenziale adattare il progetto alle esigenze specifiche di ciascuna famiglia e
collaborare con organizzazioni locali per garantirne il successo. In
definitiva, è un progetto molto valido e per questo ha catturato il mio
interesse, devi infatti considerare che tra i principai problemi di un ex
detenuto, oltre alla recidiva di cui abbiamo già parlato c’è il fatto che il
figlio di un ex carcarato non reintroddo abbia una probabilità molto più alta
di delinquere a sua volta. Pertanto, il progetto mi sembra che agisca su tutte
le parti coinvolte.
6) In
conclusione, ci sono attività che aggiungerebbe all’interno del progetto, oltre
a quelle già in programma?
-
Nonostante il progetto sembri molto ben
strutturato, per il futuro ti consiglio di prendere in considerazioni anche le seguenti
attività: supporto psicologico e consulenza, assistenza legale, programmi di
gestione del denaro, attività culturali, programmi di empowerment femminile e
sensibilizzazione nella comunità. L'adattamento continuo alle esigenze
specifiche e la valutazione regolare sono fondamentali per garantire il
successo a lungo termine del progetto.
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